12.12.2020 Animare l’ultimo saluto a Paolo Rossi è stato un altro regalo del Signore.
La sua figura è stata un pezzo della mia gioventù. Nell’82 ero in piena adolescenza, giocavo a calcio ed ero molto appassionato di questo sport. Potete immaginare…
Non è stato facile per me cantare oggi. Spesso mi è venuto il nodo alla gola specialmente quando vedevo la moglie Federica in lacrime abbracciarsi con le figlie ma anche nel vedere la commozione dei parenti, conoscenti, amici e gli altri suoi compagni campioni del mondo ’82.
Ora sono immensamente grato per aver dato un contributo con la mia voce a questo evento che rimarrà un ricordo indelebile come lo sarà anche il ricordo di Paolo, certamente per la sua bravura di calciatore ma anche per la sua umanità, la sua mitezza, la sua umiltà, doti che lo hanno reso un campione dentro e fuori del campo.
Buon viaggio Pablito